Com’è
che un bel giorno a uno gli viene in mente che
potrebbe anche organizzare il prossimo raduno, è un fatto
che inspiegabilmente ti
può anche accadere.
Magari te lo puoi essere chiesto per anni chi glielo
faccia fare a questa gente di mettersi all’anima di
organizzare tutto
l’ambaradan. E non ti sai rispondere, resti lì con
la domanda in sospensione
vagamente sbigottito. Questo è normale.
Poi, ed
è questo l’inspiegabile, ti balena.
Solo un
lampo, si capisce, un momento di inspiegabile
perdita di controllo del pensiero razionale, ma il fatto è
che da lì in poi non
puoi più fermarla. Tutta la faccenda ha un moto suo.
A noi non poteva che succedere alla toscana, cioè ognun
per sé. Alla fine della prima riunione, il comitato
organizzatore risulta
essere composto da un aggregato di quindici cellule impazzite e
assolutamente
autonome dove ognuno vale per uno, in rappresentanza unicamente di se
stesso;
questo sia chiaro fin da subito, il Gruppo non c’entra. Il
che, data la ruggine
stratificata, è solo un gran bene.
Chiarito questo primo fondamentale e imprescindibile
aspetto e contro ogni ragionevole previsione, scopriamo che
l’obiettivo e’
unanime e condiviso: le Apuane sono le Apuane e l’incontro
deve essere di
Speleologia se no, non gioco più.
Di come si faccia ad organizzare uno di questi raduni,
abbiamo solo una vaga idea, ma insomma di questo non ci preoccupiamo
più di
tanto. Ci pare invece che tutto giochi a favore:
l’eccezionalità del
territorio, il calendario che casca col ponte a fagiolo, la posizione
geografica al centro dell’Italia, l’appoggio delle
istituzioni locali su cui
sappiamo di poter contare e che ci mettono a disposizione diverse
strutture.
Partiamo
con grande entusiasmo e siamo decisi, sarà Metamorfosi!.
Prima di
tutto ci serve un commercialista e noi siamo ben
attrezzati. Paolo ci chiarisce le idee sulle possibili forme
aggregative e
stende lo statuto per costituire l’associazione senza perdere
tempo. Con quella
in mano, si scrive un progetto, lo stampiamo per benino a colori, e si
fa
partire ufficialmente la richiesta dei quattrini che nel frattempo
abbiamo già
cominciato ad anticipare di tasca.
Intanto è già deciso che l’incontro
durerà nove giorni in
modo da permettere di sfruttare l’occasione al massimo, e
mentre ognuno porta
avanti le sue cose, con il progetto di massima in testa contattiamo i
Gruppi
scegliendoli con criterio storicoterritorialgeograficoesplorativo e
fissiamo
una prima riunione a Castelnuovo.
Vengono
tutti. TUTTI.
L’idea
che proponiamo sarebbe questa: ogni gruppo si
prende in carico la “sua” area carsica, realizza un
percorso a piedi che sia
utile a scoprire la zona dal punto di vista speleologico, attrezza
almeno una
grotta, realizza qualche pannello che descriva l’area in modo
da creare una
mostra da presentare a Castelnuovo e infine scrive giusto due paginette
a
supporto di chi farà dei giri a piedi e in grotta. Ciascuno
a casa sua e nei modi
che gli pare, ma con queste quattro cose.
Lo
diciamo tutto d’un fiato; ci rendiamo conto, se uno
sbaglia la prospettiva, siamo da ricovero.
E invece
no, entusiasmo a palate. Finisce con 19 grotte
attrezzate, 18 speleosentieri tracciati, la mostra sulle aree carsiche
che
riempie l’intera Rocca Ariostesca e la pubblicazione della
Guida … Altro che
Metamorfosi!, Metamorfici!.
E infatti
poi 349 persone sono andate in grotta facendo
complessivamente 539 uscite. Stando ai dati ufficiali gli italiani ne
hanno fatte
385, mentre gli stranieri 154. Rapportando questi dati al numero di
iscritti
viene fuori che ben il 48% degli iscritti stranieri ha fatto uscite in
grotta,
in media tre a testa. Solo il 16% degli italiani, invece, ha fatto
uscite in
grotta, ma si tratta di gente tamugna perché qualcuno si
è fatto anche sei o
sette grotte.
A questi vanno aggiunti i “non ufficiali” ufficiali
cioè
quelli che hanno chiesto e a cui sono state date indicazioni per uscire
dal
circuito delle grotte attrezzate, ed anche i “non
ufficiali” non ufficiali cioè
quelli che non hanno né chiesto né detto nulla a
nessuno, ma che in grotta ci
sono andati di sicuro.
Quanto ai sentieri sappiamo
poco perché la maggior parte
delle escursioni era libera ma dati di quelle
“accompagnate” sono comunque
confortanti. Hanno partecipato in 108 e qualcuno si è fatto
più di un giro così
alla fine il numero delle escursioni è stato di 129. Insomma
, fra gli uni e gli altri, di gente in giro ce ne era
tanta. (vedi Tabella 1)
Nazione
|
|
Nessuna
escursione
|
>0
|
1 usc.
|
2 usc.
|
3 usc.
|
4 usc.
|
5 usc.
|
6 usc.
|
7 usc.
|
italiani
|
Grotte+
sentieri
|
1957
|
363
|
258
|
81
|
15
|
4
|
2
|
2
|
1
|
|
Grotte
|
2028
|
292
|
222
|
60
|
4
|
3
|
|
2
|
1
|
|
sentieri
|
2215
|
105
|
93
|
8
|
2
|
|
2
|
|
|
stranieri
|
Grotte+
sentieri
|
65
|
59
|
16
|
21
|
2
|
9
|
8
|
3
|
|
|
Grotte
|
67
|
57
|
14
|
21
|
3
|
9
|
7
|
3
|
|
|
sentieri
|
121
|
3
|
2
|
1
|
|
|
|
|
|
Tab. 1
– numero persone per quantità
di uscite fatte
Mentre tutta l’organizzazione
procede e muta e si affina e
prende forma, nessuna metamorfosi avviene sul fronte dei quattrini e
noi
continuiamo a anticipare contanti cosicché alla fine
è il portafoglio stesso
che lo grida: ci avanzassero anche solo 100 euro, si danno a quelli che
organizzano il prossimo incontro, ovvìa, e poi si pubblica
anche il bilancio,
che non c’ entra nulla con questa faccenda, ma siccome siamo
sensibili all’argomento
quattrini, già che ci siamo si decide anche questo. In
effetti pensiamo che
poter consultare i bilanci degli incontri precedenti sia assai utile a
chi
organizza perché contengono un sacco di informazioni e in
ogni caso ci sembra
giusto che le persone sappiano dove finiscono i loro soldi. A verbale.
ENTRATE
|
|
Quote
|
€
63.160,00
|
Stand
e gadgets
|
€
15.134,73
|
Contributi
|
€
24.000,00
|
TOTALE
ENTRATE
|
€
102.294,73
|
|
|
SPESE
|
|
Proiezioni
|
€
5.490,00
|
Speleo
Taverna
|
€
31.065,97
|
Grotte
e Sentieri
|
€
18.222,80
|
Rimborso
spese Comitato
|
€
11.561,81
|
Spese
Generali e Diverse
|
€
23.609,65
|
Gadgets
|
€
11.075,30
|
Contributo
a organizzazioni volontariato
|
€
1.500,00
|
TOTALE
USCITE
|
€
102.525,53
|
|
|
Disavanzo di
Cassa
|
€ 230,80
|
Non rientra in questo bilancio il contributo che abbiamo avuto nel 2008 di 10.000,00
Euro. Questo contributo è destinato alla realizzazione del
DVD con gli atti dell'incontro "Apuane - Non solo cave" e alla
realizzazione del "Fondo Convegni Speleologici".
|
Tab. 2
Bilancio dell’incontro
Apuane 2007 – Metamorfosi? Il dettaglio
delle voci può
essere consultato qui
E visto che
siamo in tema di bilanci vale la pena di dare un’occhiata
agli altri numeri
dell’incontro.
Trentaquattro
le mostre presenti anche se, va detto, alcune un po’
penalizzate perché
l’esposizione nelle scuole non è certo il top, ma
d’altra parte gli spazi erano
quelli. Un centinaio di proiezioni (repliche comprese), 22 le
associazioni
italiane e straniere presenti, 13 i fornitori allo stand materiali, 18
gli
stand gastronomici alla speleotaverna compreso quello del GLD che sono
veramente dei Signori e sarebbe bene che la gente cominciasse a
rendersene
conto invece che far finta che siano lì, e che siano
così, per caso.
Molti anche
gli
eventi vari, circa una quarantina tra cui anche una “gita
in cava con
cavatori” a elevato rischio potenziale che invece
è andata benissimo. Fra
questi eventi vale la pena di ricordare
la sezione “Speleologia per Speleologi” che nel
bene o nel male abbiamo cercato
di mettere in piedi per dare un po’ di strumenti e contenuti
che fossero utili
a sostenere il nostro progetto metamorfico. In queste sessioni abbiamo
parlato
di meteorologia, di materiali, di speleotemi, di vulcani, abbiamo
scoperto di
poter ascoltare la voce del Corchia, e abbiamo dedicato
un’intera giornata alla
scoperta delle acque sotterranee delle Apuane.
Ma fra tutti gli eventi, uno in
particolare ci stava a
cuore e cioè la tavola rotonda “Apuane
non solo cave”.
L’occasione
dell’incontro in Apuane, infatti, ci sembrava
un’opportunità eccezionale per
mettere seduti ad uno stesso tavolo le associazioni imprenditoriali, i
sindacati, i politici, i tecnici, e gli speleologi così da
creare un’occasione
di confronto, e un’opportunità di conoscenza delle
rispettive competenze e
problematiche. Come Comitato ci tenevamo moltissimo e siamo
particolarmente
orgogliosi di essere riusciti in questa impresa tanto importante quanto
difficile. Cosa è saltato fuori? Non avete che da guardarvi
il DVD degli atti
del convegno. Anche di questo siamo soddisfatti, ci sembra importante
averlo
realizzato e ci sembra sia venuto bene: per facilitare il compito,
prima di
ogni intervento, potete sentirvi e vedervi i punti salienti. Molti sono
gli
interventi che meritano un ascolto attento.
Ultimi numeri
interessanti. 23 riunioni di comitato per decidere il
tutto, 4 con i gruppi grotte, inconteggiabili quelle fatte da ciascuno
per
organizzare nel dettaglio tutte le cose. Poco meno di 7000 e-mail
ricevute
nelle cartella “Apuane2007” del computer del
presidente mentre quelle inviate
se non sono 3000, poco ci manca.
Questi
incontri sono una macchina pazzesca. Pazzesca la quantità di
cose
che si riesce a mettere in piedi, pazzesco che ci riescano dei
dilettanti,
pazzesca l’esposizione economica e pure quella giuridica,
pazzesco il tempo che
devi dedicarci e il fatto che uno riesca a trovarlo, pazzesca la
generosità
delle persone nonostante il rischio personale, pazzesco che faccia
bello otto
giorni su nove di novembre in garfagnana, pazzesco che sia normale che
ci sia
qualcuno che ti dà una mano a smontare.
Pazzesco che
alla fine vada tutto bene. Roba da far vacillare il più
solido degli agnostici.
Metamorfosi? Chi lo sa.
Alla fine però
crediamo di aver fatto bene a decidere per il punto interrogativo.
Più
codardo?, più stimolante?, più provocatorio?,
più modesto? … sicuramente più
possibilista.
Spulciando le
schede di iscrizione…
Sotto sotto e
nemmeno troppo, si scoprono cose interessanti. Si scopre, ad esempio,
che
Napoleone Bonaparte e il Capitano Kirk
hanno smesso di venire agli incontri forse
perché non volevano essere
costretti a rivelare data di nascita e codice fiscale, come alcuni fra
gli
iscritti, dioragazzi, scrivilo no? non te lo chiedo mica
perché mi ci diverto.
2444 gli
iscritti ufficiali: 1598 uomini e 846 donne, che arrivano da 12 paesi
diversi,
oltre all’Italia. Ben 46 francesi, 26 tedeschi, 16 croati, 13
sloveni, 10
svizzeri, 6 spagnoli, 2 rumeni, e poi 1 per Austria, Belgio, Grecia,
Lussemburgo, Regno Unito. I restanti 2320 sono Italiani.
In 404 sono
arrivati fra il 27 e il 31 di ottobre; ci piace scoprirlo, ci piace
pensare che
abbiano sfruttato le nostre indicazioni e se la siano spassata in
pieno, magari
con la Guida. Era uno dei nostri obiettivi.
Il giovedì di
festa, sono arrivati in 1137, il venerdì in 605, il sabato
in 298. Un sacco di
persone, 647, si sono preiscritte online, bello no?, è un
buon bilancio e aiuta
molto chi organizza.
Giocando
ancora con i numeri delle schede di iscrizione alla voce
“data di nascita”
vediamo che siamo tutti un po’ invecchiati, ma ci consola
pensare che fino a 14
anni, l’ingresso era gratuito.
I più giovani
due quindicenni, la più anziana, una signora di 83 anni.
Sotto i venti
anni al raduno c’erano 40 persone, fra venti e ventinove 504.
Fra i trenta e i
trentanove 931, fra quaranta e quarantanove 628, fra cinquanta e
cinquantanove
255 e fra sessanta e sessantanove 73,
oltre 12. Fate i vostri conti: fra qualche anno,
dovremo organizzare la
festa dell’anziano.
Quel che è
peggio è che quella domanda strana sulla scheda di
iscrizione riguardo all’anno
in cui si è cominciato ad andare in grotta,
(…”ma che gli fregherà?
”…) rivela
che se nei primi anni settanta si cominciava ad andare in grotta in
media a 18
anni, nel 2007 si comincia ad andare in grotta mediamente
all’età di 31 anni,
anzi, quasi 32. Praticamente già belle e che iti.
Anno inizio
|
tutti
|
mas.
|
fem.
|
2007
|
31.8
|
32.2
|
31.4
|
2006
|
30.8
|
31.2
|
30.3
|
2005
|
28.9
|
29.3
|
28.3
|
2004
|
30.5
|
30.7
|
30.3
|
2003
|
29.7
|
29.9
|
29.3
|
2002
|
28.4
|
29.2
|
27.0
|
2001
|
26.9
|
27.7
|
25.7
|
2000
|
28.1
|
26.8
|
30.3
|
1999
|
27.1
|
26.4
|
28.2
|
1998
|
26.6
|
25.3
|
28.4
|
1997-1993
|
24.6
|
24.1
|
25.8
|
1992-1988
|
23.6
|
23.2
|
25.0
|
1987-1983
|
20.7
|
20.4
|
21.8
|
1982-1978
|
19.7
|
19.9
|
19.3
|
1977-1973
|
18.7
|
18.8
|
18.5
|
1972-1968
|
18.2
|
17.7
|
20.3
|
Tab. 3
– età media in cui si è iniziata
l’attività
speleologica
Sulle tessere
c’è di che divertirsi. Ad esempio, tra gli
appartenenti al soccorso (313 in
totale quelli iscritti) ne risultano 30 che hanno la tessera SSI ma non
quella
CAI e altri 19 che per non
sapere né leggere né scrivere, non hanno
né questa, né quella.
Speleotaverna, che fare???
Questo
è stato uno dei quesiti che ci siamo posti fin
dall'inizio dell'organizzazione di Apuane 2007 e dopo
l’evento ancora di più.
Ci eravamo prefissati degli obiettivi sull'andamento
della speleotaverna all'interno dell'incontro, ma nostro malgrado, li
abbiamo
rispettati soltanto in parte.
Abbiamo cambiato il nome perché speravamo di riuscire a
cambiare un po’ lo Speleobar e fare in modo che fosse davvero
un luogo di
aggregazione e di incontro in cui riversarsi dopo una giornata di
mostre,
dibattiti e, volendo, bellissime escursioni nelle grotte apuane; magari
gustando un buon pasto scelto fra quelli offerti dai vari gruppi speleo
italiani e stranieri, possibilmente a buon prezzo
(…??…), tutti insieme,
scambiando opinioni, impressioni e chiacchere con persone che non
vediamo da un
anno e che fa piacere incontrare di nuovo.
Non so, forse saremo stati nostalgici pensando di poter
rivivere l'atmosfera dei primi raduni quando con “due
soldi” si prendeva un
piatto di pasta da questo e da quello, sedendosi comodamente ad un
tavolo e
risparmiando rispetto a un ristorante. Non ci siamo riusciti,
è evidente, e
anche noi abbiamo dovuto arrenderci davanti all’aumento
sproporzionato dei
prezzi, del trambusto e dell’arroganza.
A malincuore abbiamo dovuto prendere atto
dell’inciviltà
di alcuni e della diseducazione a vari livelli. Pensate, avevamo
creduto, visto
anche il nostro “naturalismo”, di poter effettuare
un servizio di raccolta
differenziata dei rifiuti, anche coadiuvati dai vari gruppi Speleo, e
per
questo avevamo realmente disseminato la tensostruttura che ci ospitava
di
diecine di bidoni divisi per tipologia di materiale.
Il risultato è stato pressoché nullo, anzi,
peggio: da
una certa ora della sera in poi tutti i rifiuti finivano sui tavoli o
ancor
peggio sul pavimento della nostra Speleotaverna, senza che nessuno dei
Gruppi
che avevano allestito un banchetto pensasse di dare una mano a fare un
po’ di
pulizia, figuriamoci poi gli altri. Già dal primo giorno
dell'incontro questo
ha creato un bel surplus di lavoro inutile: due-tre ore al mattino,
così
aggratis, per la pulizia di tutta l'area.....
Forse anche a causa del tasso alcolico che da un certo
punto in poi raggiunge livelli paurosamente elevati, ad una certa ora
la
situazione degrada in atteggiamenti a volte eccessivi, in certi casi
addirittura indecenti. Sembra che tutto sia concesso, che tutto sia
normale e
in generale viene fuori tanta arroganza.
Quella di chi pretende di dormire lì perché a lui
gli
sembra giusto così; quella di chi ci fuma cosa e quanto gli
pare; quella di chi
ti fracassa i timpani con le sirene a manetta per ore; quella di chi
è
sicuramente più furbo di te, che sei proprio un fesso, e
perciò scavalca la
rete e te provati a dirgli qualcosa.
Quella allucinante di chi pensa che di diritto gli spetti
di poter vivere in quel tendone come gli pare a lui, mandando a farsi
sfottere
le regole del vivere civile; quella ancora più incredibile
di chi lo spalleggia
e ci ride sopra.
Quanto alle dimensioni, quanto deve essere grande questa
benedetta tensostruttura? Per noi è stato un bel dilemma
giudicare se lo spazio
a nostra disposizione fosse sufficiente per tutti gli speleologi
attesi. Siamo
stati sulle spine fino all'ultimo perché le dimensioni del
tendone che ci era
stato messo a disposizione erano decisamente più contenute
rispetto agli
incontri precedenti, ragion per cui erano state previste proiezioni ed
altre
iniziative dopo cena in modo da smistare un po’ di persone.
A consuntivo possiamo dire che bene o male lo spazio è
bastato forse anche grazie al meteo che ci ha assistito benevolmente,
ma in
ogni caso: uno spazio maggiore avrebbe arginato meglio questa marea
montante?
E poi le spese. Allestire la Speleotaverna o Speleobar
che sia ha un costo ingente:
-9000 euro per l'allestimento delle cucine;
-8000 euro per l'impianto elettrico;
-3000 euro per la pavimentazione ignifuga;
più le reti per la recinzione, più il gasolio per
il
riscaldamento, più il costo dei bagni,
(…più il nostro lavoro per
l'allestimento...) per un totale di 31.065,97 Euro,
spese di noleggio
escluse, perché a noi i tendoni ci sono stati
offerti dagli Enti locali e
dalle associazioni di volontariato !!!!
Pensiamoci,
ripensiamoci. Ma siamo proprio sicuri?
Cronologia degli
incontri
2007
|
Apuane 2007
Metamorfosi?
|
Castelnuovo
Garfagnana (LU)
|
2006
|
Scarburo!
|
Casola
Valsenio (RA)
|
2005
|
Esplorando!
Imagna 2005
|
S.Omobono
Terme (BG)
|
2004
|
Frasassi 2004
|
Genga (AN)
|
2003
|
Spelaion 2003
|
S.Giovanni
Rotondo (FG)
|
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
2002
|
Montello 2002
- Conglomeriamoci
|
Nerversa
della Battaglia (TV)
|
2001
|
2001 Odissea
nel Corchia
|
Serravezza
(LU)
|
2000
|
Bora 2000
|
Trieste
|
1999
|
Millennium
|
Casola
Valsenio (RA)
|
1998
|
Chiusa
‘98 Esplorare le vie dell’acqua
|
Chiusa Pesio
(CN)
|
1997
|
Casola
’97 Speleopolis!
|
Casola
Valsenio (RA)
|
1996
|
Flumen
‘96
|
Fiume Veneto
(PD)
|
1995
|
Casola
’95 Le speleoologie!
|
Casola
Valsenio (RA)
|
1994
|
|
|
1993
|
Nebbia 93
|
Casola
Valsenio (RA)
|
1992
|
|
|
1991
|
Corchia
‘91
|
Stazzema (LU)
|
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1990
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1989
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1988
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1987
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1986
|
Phantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1985
|
Pantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1984
|
Pantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1983
|
Pantaspeleo
|
Costacciaro
(PG)
|
1982
|
Immagini
dalle Grotte
|
Costacciaro
(PG)
|
1981
|
Immagini
dalle Grotte
|
Costacciaro
(PG)
|
1980
|
Immagini
dalle Grotte
|
Costacciaro
(PG)
|
Tab. 4
– Incontri Nazionali di speleologia
L’attività
con i bambini
il 3 novembre scorso in
occasione del raduno Apuane2007 il Gruppo SpeleoPaletnologico Gaetano
Chierici di Reggio Emilia ha coinvolto anche i più piccoli
in un’esperienza ludica e didattica all’interno
dell’ambiente grotta.
Tenendo conto
del fatto che il bambino è portato ad apprendere
divertendosi abbiamo cercato di far leva su questo aspetto per fargli
vivere in maniera emozionale un’esperienza di grotta cercando
di sensibilizzarlo attraverso lo stimolo della fantasia per
trasmettergli il “senso del bello” per questo
ambiente.
Gli speleo
hanno realizzato per loro un accompagnamento in stile teatrale,i
bambini entrando in grotta man mano che esploravano scoprivano
personaggi che davano loro informazioni su pipistrelli,l’uso
del carburo,il buio e la ricerca dell’acqua,in questo modo i
bambini oltre a gustarsi il percorso hanno appreso semplici ma
significative nozioni dell’ambiente grotta.
Sonia GSPGC
|